Ajith Rohan JTF
මිනිසා
ස්වභාවයෙන්ම දැනුම නිර්මාණය කරන හා දෙන ලද ඕනෑම ප්රපංචයක හෝ අදහසක නව මාන දකින
එකම සත්වයා වෙයි. අනෙක් සුවිශේෂ ලක්ෂණ අතර මිනිසාගේ තමා සහ ලෝකය සමග කරන සන්නිවේදන-සම්බන්ධතා
වෙනත් අයුරකින් කිවහොත්, සිතීම, පැතීම, ඒ අනුව හෝ අවස්ථාවට අනුව ක්රියා කිරීම
(චලනය, වෙනස්වීම, රූපාන්තරණය) සියලු දේට මුලික
වේ. සන්නිවේදන-සම්බන්ධතා මුලාකෘත පෙළඹවීම් වශයෙන් මිනිසා තුල ඇත. ඒවා සාපේක්ෂ සංස්කෘති
සහ ශිෂ්ටාචාර ඔස්සේ සීමා සහ හැඩ ලබා රිත්මානුකුල එනම් සියලු ස්වභාවික චලන සාපේක්ෂ
සදාචාර නීති, රීති, පුරුදු, විශ්වාස ආදී මං ඔස්සේ කෘතිමාකාරයෙන් නමුත් මිනිසාට ප්රසන්න
සහ හානි අවම කරන අයුරින් ක්රියාත්මක වීමට උදවු වේ. මේ අනුව, මිනිසා සංස්කෘතික
පරාස තුල දැනුම නිර්මාණය කරන බව පැහැදිලි වේ. එසේම, මිනිසාගේ ජීවිතය පළමු සහ අවසාන
පාසල වේ. නමුත්, මිනිසාට සංස්කෘතියෙන් සහ ශිෂ්ටාචාරයෙන් තොරව මිනිසෙකු විය නොහැක.
ඒ ආකෘති සෑම පුද්ගලයෙකුටම සිය නිදහසට සහ සොයන සහ පතන දේට අනුව සාපේක්ෂ දිශානති වෙත
යාමට උදවු වේ. මේ අනුව, මිනිසාගේ නිදහස ආරක්ෂා වන අධ්යාපන ක්රම පමණක් මිනිසාට
වැදගත් වේ.
Abstract:
Education, freedom and justice
-----------------------------------
EDUCAZIONE verso LIBERTÀ E GIUSTIZIA
Conoscenza, privazione ed esistenza
L’uomo, da quando ha cominciato a esistere in qualsiasi luogo su questa
terra, ha avviato il processo della conoscenza partendo dalla propria coscienza,
dall’esistenza dell’altro e dalla natura. Secondo la nostra visione del mondo
la conoscenza inizia con il principio della “dipendenza”. Perché la dipendenza?
Chiaramente perché nulla è autosufficiente. Tutto dipende da sé e dalle cose
rilevanti della natura che circonda. Il sé e ciò che relativamente esiste sono
perennemente in movimento, mutamento e cambiamento. L’esistenza è
necessariamente un modo di comunicare e relazionare: per esempio, tra due
molecole d’idrogeno e una di ossigeno nella comunicazione-relazionale formano
una molecola di acqua. Quindi, la comunicazione-relazionale tra la natura
vegetale, altri esseri viventi e esseri umani sta sulla base della vita sulla Terra.
In questo modo possiamo notare 2 dimensioni importanti: dipendenza e
comunicazione-relazionale. Queste dimensioni funzionano necessariamente in modo
complementare.
Or dunque, possiamo notare inoltre altri concetti che spiegano meglio
questa situazione esistenziale della dipendenza: la natura imperfetta, la privazione,
la necessità, la curiosità, la sete per capire e per conoscere. La vita degli
animali rispetto agli esseri umani è determinata. Essi non hanno bisogno di
scoprire nulla. Si limitano a ciò che disponibile per natura. La privazione per
gli animali diventa la cessazione della loro esistenza. Ma gli esseri umani
sono dotati di alcune capacità ben precise. Grazie a queste facoltà dinamiche,
l’uomo è in grado di superare le privazioni e imperfezioni della natura e della
propria vita e vivere in una dimensione particolare ove la dipendenza, ossia la
comunicazione-relazionale, è stata trasformata in esistenza umana.
La conoscenza e l’esistenza
La conoscenza si comincia dai bisogni primari degli esseri umani
(alimentazione, abbigliamento, abitazione e cura). I bisogni spirituali in
generale (non necessariamente religiosi comunque
un elemento rilevante della natura) sono legati alla dimensione complessa della
dimensione psicofisico-emozionale. Ora, comprendiamo la struttura elementare
degli esseri viventi, cioè, la vita individuale, sociale, emotivo-affettivo,
procreazione e morte. Queste dimensioni a loro volta creano le dipendenze a
ragnatela. Perfino l’ameba che ha per natura la procreazione autonoma, ha
bisogno del cibo e un ambiente adatto costituito da elementi diversi e
rilevanti per la propria esistenza. Da tutto ciò che abbiamo visto, possiamo
dedurre due modalità di conoscenza: rilevante naturale e critico-creativo.
Il primo tipo, cioè la conoscenza relativamente e necessariamente
strutturata in ciascun essere vivente è congenita(analogamente si può dire data
come un sistema operativo di un computer). Questa conoscenza è relativa. L’esistenza
relativa con conoscenze congenite è già un modo naturale di insegnare da parte
della natura rilevante. Così possiamo notare che qualsiasi esistenza è costituita
da elementi impensabilmente e indicibilmente vari e per la loro funzionalità è
dotata di relativi meccanismi di comunicazione-relazionale. Ciò vuol dire che
ciascun elemento esistenziale contiene già di per se stesso le informazioni per
quanto concerne la comunicazione-relazionale, ossia dell’esistenza. In questo
modo possiamo affermare che la vita è naturalmente la scuola per eccellenza
della comunicazione-relazionale.
L’uomo e la conoscenza
Abbiamo visto che la natura è costituita da elementi diversi per forme e
funzionalità. Questo vuol dire che la differenza qualitativa, la diversità
costitutiva e quantitativa sono la fonte della conoscenza. Eccetto gli esseri
umani, tutto il resto del regno animale ha la conoscenza indispensabile
congenita. Inoltre, hanno bisogno di pochi minuti per essere indipendenti nel
movimento ed eventualmente altri brevi periodi (rilevanti) per raggiungere la
piena autonomia. Diversamente da questa natura l’uomo nasce come un essere
inetto. Ha bisogno di una formazione molto lunga e di un costante e progressivo
processo di adattamento al proprio ambiente e alle situazioni. In questo modo,
ogni essere umano diventa relativamente autonomo nella sua dinamica non
immediatamente o dopo una certa formazione della scuola o/e altri istituti di
formazione ma lungo il periodo della sua esistenza. Un essere umano impara e crea
il sapere lungo tutto il periodo della sua esistenza.
Il metodo della creazione della conoscenza
L’uomo per natura è determinato a “creare” le nuove conoscenze rilevanti
e relative. Lo fa partendo dal proprio sé e dall’ambiente circostante. Noi a
questo punto ricordiamo per rispetto l’affermazione di Aristotele per quanto
concerne questa natura rilevante di creare conoscenza; dice lo Stagirita che la
natura per sé è perfetta, ma perfezionabile per continuum da parte degli esser
umani. Il metodo che noi abbiamo riconosciuto è quella della alternativa che a
sua volta è costituita dalla visone dialettica e creativa (il nostro libro
scritto in lingua inglese su questo argomento e metodo sta per finire, quindi,
non approfondisco in questo breve articolo). In questo modo, dunque, possiamo
comprendere la visione critica del mondo da parte degli esseri umani per creare
eventualmente le nuove conoscenze in vista di migliorare la vita umana sulla Terra
e nell’universo.
Essere limite e la possibilità della conoscenza.
Ogni essere nel mondo ha un’identità. Questa identità è costituita dalla
forma, dalle qualità attive e potenziali e dalla quantità. Questa
caratteristica formale (limite-forma) facilita l’identificazione delle diverse
dinamiche attive e potenziali di un essere (di qualsiasi tipo incluso gli
elementi chimici). Ogni essere è un mondo attivo e ha le potenzialità relative
da scoprire. D’altra parte ogni elemento ha una dinamica (dinamica =
cambiamento, mutamento e movimento) propria. Ora, come abbiamo detto sopra la
“dipendenza”, scaturisce dalle “privazioni” relative dei soggetti. Abbiamo
detto anche la natura è perfetta ma perfezionabile. D’altra parte nulla è
autosufficiente. Tutti hanno bisogno di qualcosa dagli altri e dall’ambiente.
In questo modo, l’esistenza sulla Terra è il modo più perfetto per creare le
nuove conoscenze e mondi possibili.
Che cos’è l’educazione?
Il termine italiano ha il suo senso preciso della formazione metodico
comportamentale, quindi, dell’etica e della morale. Ricordiamo l’osservazione
di Hobbes: nella dinamicità impulsiva gli esseri umani come tutte le altre cose
possono creare liberamente gli scontri violenti. Per questo Hobbes propone una
figura paterna come Leviatano (paternalismo politico). Invece, se gli
individui sono formati nella famiglia, nella comunità e dalla società di
appartenenza con l’etica del rispetto reciproco, cioè, il primo passo
inevitabile per una società democratica, tutto risolve con più facilità. Si
possono aggiungere alla formazione anche delle norme morali relative a vari
istituti dell’area geografica (religione, tradizione, civiltà ecc). In questo
modo ciascun individuo viene riconosciuto per quello che è. L’educazione è
dunque la piattaforma più importante per ciascun individuo per vivere la
propria dinamicità col rispetto a sé, agli altri e alla natura. D’altra parte,
l’etica del rispetto qualitativamente universalizza la vita dinamica della
persona con gli atteggiamenti democratici. Vale a dire, educazione al rispetto
reciproco è l’unica strada per il nuovo umanesimo mondiale.
Perché l’educazione (etica)?
La natura, inclusa quella gli esseri umani, è dinamica. Con il termine
dinamico noi intendiamo il movimento, il mutamento, il cambiamento dei
fenomeni. Come ha notato Thomas Hobbes prima di scrivere la sua opera
principale “Leviathan”, nel movimento dei fenomeni elementi e corpi
s’incontrano e scontrano e fanno i danni a vicenda. Così anche gli esseri umani
nel loro ”stato naturale” impulsivo fanno lo stesso. Quest’osservazione di
Hobbes è importante e rilevante nella formazione e nell’esistenza. L’uomo nella
comunicazione-relazionale dovrebbe sapere necessariamente rispettare limiti
propri, altrui e della natura. Come abbiamo visto la comunicazione-relazionale
è costitutiva della nostra esistenza, ma
abbiamo bisogno anche di regole, norme, usanze, tradizioni ecc per vivere con
meno scontri. D’altra parte, essendo dipendenti dagli altri abbiamo bisogno
degli altri quindi, abbiamo bisogno dell’educazione. Aristotele dice che se uno
è autosufficiente dovrebbe essere o una belva oppure un dio.